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Batteri e malattia parodontale

Nel nostro studio utilizziamo quotidianamente l’approccio con probiotici per ripristinare lo stato di salute orale combattendo la carie e la malattia parodontale.

Trattamento della malattia parodontale
L’utilizzo dei probiotici per la salute orale

L’impiego di strumenti meccanici, spazzolino elettrico specificamente, e di sistemi per la detersione degli spazi interprossimali (scovolino e/o filo interdentale) nonché l’ausilio di sciacqui a base di Clorexidina o di Olii Essenziali paiono essere la base per la prevenzione della malattia parodontale e delle sue eventuali recidive. Questo approccio è stato alla base dei protocolli utilizzati nel nostro studio per anni nel campo delle prestazioni parodontali.

Oramai, però,  è una evidenza scientifica che l’utilizzo dei probiotici può migliorare alcuni esiti clinici nei pazienti affetti da parodontite (miglioramento dei parametri critici, migliore gestione del biofilm correlato alla placca batterica, riduzione del rischio di peggioramento della malattia) e dunque possono essere considerati come coadiuvanti durante la terapia di mantenimento.

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Ma nonostante siano stati pubblicati numerosi articoli sull’uso di probiotici nel trattamento della parodontite, il loro impiego in odontoiatria è ancora agli albori.

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  • Teughels W, Durukan A, Ozcelik O, Pauwels M, Quirynen M, Haytac MC “Clinical and microbiological effects of Lactobacillus reuteri probiotics in the treatment of chronic periodontitis: a randomized placebo-controlled study”. J Clin Periodontol. 2013 Nov; 40(11):1025-35.

Qualche notizia in più sui
Probiotici

La parola probiotici si traduce letteralmente come “a favore della vita” – a differenza di antibiotici, il cui significato è “contro la vita”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce i probiotici come microrganismi viventi che, quando somministrati in quantità adeguate, apportano un beneficio nella salute di chi li assume.

Criteri importanti perchè un probiotico sia qualificato come tale sono quindi il fatto che i batteri siano vivi e che abbiano effetti dimostrati in studi clinici. Inoltre, il probiotico disponibile in commercio deve contenere lo stesso ceppo batterico (o ceppi) e la stessa dose utilizzata negli studi clinici, un requisito accuratamente rispettato da Sunstar.

Prima che un microrganismo possa effettivamente essere utilizzato come un probiotico deve quindi soddisfare i prerequisiti di sicurezza clinica, apportare un comprovato beneficio alla salute, attraversare intatto il tratto gastrointestinale e avere idoneità tecnologica. Gli effetti dei probiotici sono stati dimostrati per vari ceppi di Limosilactobacillus che si trovano naturalmente nell’intestino.

Questi includono Limosilactobacillus reuteri, Limosilactobacillus rhamnosus, Limosilactobacillus acidophilus, Limosilactobacillus casei e Bifidobacterium lactis.

I probiotici sono disponibili in commercio come additivo negli alimenti, come integratori alimentari o sotto forma di farmaci. Sono stati utilizzati per diversi decenni nel trattamento della diarrea, disturbi gastrointestinali o per stimolare il sistema immunitario, così come nelle allergie. Gli effetti avversi sono considerati rari.


Per chi sono indicati?

I principali destinatari di probiotici sono i pazienti con problemi di igiene orale.

L’uso di probiotici è indicato nei pazienti con parodontite come terapia anti-infettiva e come terapia di mantenimento parodontale dopo l’intervento, come anche nelle donne in gravidanza, fumatori e pazienti ad alto rischio di carie, nonchè ai pazienti in trattamento prolungato con Clorexidina.

In generale l’uso di probiotici orali è raccomandato anche alle persone che non sono in grado di prendersi cura correttamente della loro salute orale.

Effetti dei probiotici sull’infiammazione parodontale

La parodontite è una patologia infiammatoria conseguente all’esposizione prolungata dei tessuti parodontali ai batteri patogeni. I probiotici sono batteri in grado di esercitare effetti benefici sull’organismo. Tali benefici sono stati dimostrati in diverse patologie del tratto gastro-intestinale (morbo di Crohn, coliti ulcerative ecc.) e sono stati imputati a due meccanismi. Da un lato, la capacità dei probiotici di regolare e riequilibrare i meccanismi infiammatori; dall’altro, il meccanismo di competizione che si instaura tra i probiotici e i batteri patogeni e che diminuisce la prevalenza dei secondi. Diversi studi hanno dimostrato un effetto benefico dei probiotici sulla salute del cavo orale, in particolare sulla diminuzione dei parametri infiammatori della parodontite. Tali studi hanno valutato l’effetto di diversi ceppi di probiotici, somministrati con diverse modalità.

Per chi volesse saperne di più ……..


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