La tecnica implantare consiste nel inserire in bocca dei componenti, normalmente in titanio, che sostituiscono le radici dei denti estratti; in questo modo, dopo un periodo di integrazione, nel quale l’impianto si integra con l’osso alveolare si può rimettere la corona del dente precedentemente estratto avvitandola nella radice artificiale.
Anche se apparentemente si tratta di una procedura semplice, in realtà è necessario avere una
precisa conoscenza dell’anatomia del cavo orale, integrata con una profonda conoscenza della merceologia delle varie tipologie di impianti presenti sul mercato in modo da poter scegliere quella più adeguata per la singola riabilitazione.
Quando si inserisce la corona questa potrà essere cementata o avvitata.
Una volta inseriti gli impianti è “indispensabile” una manutenzione ottimale attraverso una costante e quotidiana igiene domiciliare e una periodica igiene professionale.
L’approccio utilizzato nel nostro studio in quest’ambito consiste in una scrupolosa valutazione diagnostica e programmazione terapeutica per la scelta del tipo di impianto da utilizzare in correlazione alle specifiche problematiche orali inquadrate nel contesto della salute generale della bocca da riabilitare.
Questo comporta che potranno essere necessarie diverse tipologie di impianto con la specifica tecnica chirurgica e questo comporterà delle differenze di costi che in alcuni casi possono essere significative.
Oggi questa tecnica presenta dei rischi molto bassi, purchè eseguita da mani esperte. In questo
modo anche il rigetto dell’impianto è un concetto che va interpretato bene, infatti in generale il rigetto nel campo medico rappresenta una risposta immunitaria del nostro organismo verso un materiale che viene inserito e che contiene degli agenti proteici non riconosciuti dall’ organismo ospite. In realtà tutti gli impianti oggi sono realizzati in titanio,in quanto materiale inerte da un punto di vista biologico, sterilizzati e quindi sulla loro superficie non si trovano agenti proteici che possono determinare la risposta immunitaria dell’ospite.
Ma allora perché alcuni impianti vengono espulsi ? Alcuni impianti vengono espulsi perchè non avviene l’osteointegrazione, cosa che può accadere per diversi motivi, ad esempio per una difficoltà a creare una stabilizzazione primaria a causa della morfologia e delle caratteristiche dell’osso, o perchè avviene una contaminazione batterica del sito implantare ( non dimentichiamo che lavoriamo in un campo in cui è presente la saliva) o per altri svariati motivi.